'L Civel - Casalbeltrame, Provincia di Novara

maria T. B.

In occasione delle giornate del FAI siamo capitati per caso in questo ristorante. Nonostante fossero già le 13.30 i titolari Paolo e Giovanna, ci hanno preparato una buonissima paniscia novarese.
Abbiamo scoperto una storia contadina davvero interessante e respirato una atmosfera di grande autenticità.
Da valorizzare assolutamente il fatto che questo ristorante venisse apprezzato dallo scrittore, pittore e narratore Sebastiano Vassalli. Proprio la sua casa era visitabile grazie al FAI nel pomeriggio.
Luoghi da valorizzare e promuovere per la loro ricchezza culturale e la struggente bellezza del paesaggio. Un grazie ai contadini e alla loro sapienza.

Ila R.

Siamo capitati per caso in questo ristorante. La location è bellissima, il cibo è buono e le porzioni abbondanti. È stata un po’ lunga l’attesa ma ne è valsa la pena.

Granella D. V.

Ambiente rilassante in un contesto speciale.
Al’interno di un ex fienile le cui origini sono mantenute nelle pareti alte del locale, ‘L Civel ha dato di recente una rinfrescata al look e al menù grazie all’intervento di Antonino Cannavacciuolo.
Il grande camino rimane protagonista del salone, arricchito con una postazione lettura. Potrebbe essere un ottimo book-crossing point.
Il cliente si sente ospite gradito e di famiglia, il servizio è curato e le proposte personalizzate; le cotture sono ben seguite e la presentazione tiene sempre conto degli accostamenti di colore e consistenza.
Ideale per il menù fisso a pranzo, superlativo nelle occasioni speciali.

Bravi Paolo, Giovanna e tutto lo staff!

Ernesto C.

Merita per forza 5 stelle! Sono scappato dalla fredda e desolata lombardia per trovare ristoro nella pacifica e verde pianura Novarese. Il locale è un vecchio cascinale agricolo ben ristrutturato ma arredato con gusto antico: bellissimo connubio tra antico e moderno. Molto pulito e ben curato. Il personale è molto disponibile, ho avuto modo di parlare col cameriere che presumo sia anche il gestore e l'ho trovato molto umano e disponibile. Ho ordinato un vino locale anzichè andare troppo lontano tra Langhe e Monferrato ed egli mi ha proposto un Ghemme 2017 (Nebbiolo 100%) che si è sposato benissimo con i ravioli al ragú di capriolo e la tagliata di fassona. Cucina tipica del Novarese. Tutto molto buono e tutto molto perfetto. Consiglio vivamente.
Disponibili anche posti all'aperto.

Chandra Z. T.

Posto carinissimo, ma soprattutto la cortesia dei titolari e la bontà delle pietanze.. Vitello tonnato spettacolare prese due porzioni da portare via e la titolare ci ha rifatto la salsa tonnata. Un tesoro!

Andrea C. V.

Io e Watson per la nostra indagine gastronomica, torniamo sul luogo del delitto: Casalbeltrame, già oggetto di una precedente indagine. Questa volta il locale oggetto delle nostre attenzioni è L'civel che in dialetto del luogo rappresenta un attrezzo delle ruote dei carri. Ci rechiamo quindi come nostro solito all'apertura serale e troviamo uno stabile internamente ben tenuto, con più sale, di cui la principale può far sfoggio di un bel camino (solo di estetica) che svetta all'interno di un ambiente il cui soffitto arriva alla trave di colmo. Situato nelle campagne novaresi vocate alla coltivazione del riso il Civel propone in una carta menù più adatta ad una pizzeria (contiene infatti diverse immagini fotografiche); al momento di ordinare la prima sorpresa: di 6 primi in elenco 3 sono basati sul riso (la Paniscia novarese e altri due con riso Venere), ma per la Paniscia l'attesa è di 45 minuti mentre per i due a base di riso Venere, vista la lunghissima preparazione, non è il caso di parlarne neppure. Optiamo per due gnocchi al ragù di selvaggina mentre di secondo Watson si orienta verso un filetto di scottona al pepe verde mentre io su un identico filetto, ma alla griglia e contornato di patate saltate. Crostata ai frutti di bosco e cannolo siciliano sono le nostre scelte per il dolce. Concludiamo con due caffè. Con mezzo litro di vino della casa e una minerale da litro spendiamo in 2 € 97,50: tutto era buono, ma con un solo contorno, nessun antipasto e il vino della casa (½ litro!) direi che la spesa è un po' eccessiva. Se poi si considera che nella terra del riso non è stato possibile mangiare neanche un risotto, che con il dolce non era disponibile un passito e che invece era disponibile anche la pizza, ma non ci è stata proposta né era in menù, beh io credo che i proprietari, disponibili, gentili e premurosi, dovrebbero rivwdwre le loro priorità.

Ugo V.

Scoperto per caso di passaggio in zona, volevamo mangiare la specialità della zona ''La paniscia'' preparata in una variante più risottata umida, ottima molto gentili i proprietari e non ultimo un ottimo rapporto qualità prezzo, da ricordare. Complimenti.

Davide F.

Piatti tipici e ben presentati. Tutto buono. Menù completo dal primo piatto al caffè a prezzi contenuti. Consiglio